L’INVASO DI OCCHITO
È stato creato da un sbarramento delle acque del fiume Fortore, che ne è emissario e immissario, e interessa i territori dei comuni di Gambatesa, Macchiavalfortore, Pietracatella,S.Elia a Pianisi, Tufara.
L’INVASO DEL LISCIONE
Si estende nei territori di Larino, Casacalenda e Guardialfiera. Nasce nel periodo iniziale degli anni Ottanta per sbarrare attraverso l’impiego di una diga le acque del fiume Biferno.
IL FIUME BIFERNO
Si tratta dell’unico fiume che si muove all’interno della regione; in passato aveva il nome di Tifernus e ha un tratto di circa 93 km.
IL FIUME TRIGNO
Dopo il Biferno è il corso d’acqua che più interessa i bacini idrici molisani. Il suo nome del passato è Trinius ed era noto alle popolazioni italiche perché alcuni luoghi di passaggio sorgevano proprio sulle sue sponde, come Pietrabbondante.
IL MASSICCIO DEL MATESE
Il massiccio del Matese si erge ad occidente in tutta la sua spettacolare bellezza e si mostra, intatto, nelle sue valenze naturalistiche e paesaggistiche. Dalle grotte che offrono inaspettati ed incredibili percorsi sotterranei tra Guardiaregia, San Polo e Campochiaro, agli inaspettati pianori che si aprono ad alta quota tra le rocce affioranti e i crinali boscosi. I sentieri che si inerpicano da valle a monte, una fitta maglia di percorsi lungo i quali le tracce delle millenarie storie degli uomini di queste montagne si alterano alle testimonianze tangibili alle più antiche fasi della vita di questi luoghi: i fossili del Matese, eccezionale e ricchissima evidenza delle ere geologiche più antiche.
L’OASI WWF DI GUARDIAREGIA – CAMPOCHIARO
L’Oasi è situata nel territorio dei comuni di Guardiaregia e Campochiaro, sul versante orientale molisano del massiccio del Matese in provincia di Campobasso. Si tratta di una delle più estese oasi del WWF Italia, infatti si sviluppa su due aree distinte, limitrofe tra loro, per una superficie totale di circa 3000 ettari.
L’OASI LIPU A CASACALENDA
Alle pendici dei Monti Frentani, tra il massiccio del Matese e la costa adriatica, si estende la più antica area protetta del Molise: l’oasi Lipu di Casacalenda. Si tratta di un bosco collinare di circa 105 ettari inserito in un paesaggio tipicamente rurale.
IL BOSCO MAZZOCCA A RICCIA
Situato all’estremità meridionale del territorio comunale, il bosco è di forma irregolare ed occupa senza soluzione di continuità un ampio pianoro che degrada dolcemente senza rilevanti accidentalità.
LE PIANELLE DI TUFARA
Tipica macchia appenninica, dalla sua quota di 980 metri s.l.m. domina le valli che congiungono il Molise alla Puglia e alla Campania.